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"Una raccolta di versi genuini, cristallini, dettati da un'anima che ha scoperto e vissuto i mille volti dell'amore come caleidoscopio zodiacale. "Quale costellazione / decretò il nostro amore / e quale filtro bevemmo / che vivi ci sfidò a morire". Lo straordinario sentimento che fa vibrare le corde dell'anima in tutte le fasi dello sviluppo psicologico, viene descritto da Rosa Maria Sciuto ora con la gaiezza sognante del trasporto giovanile, ora con la deludente amarezza del rimpianto. Sempre e comunque con l'ambivalenza del cuore ferito "Come si può non capisco / essere vivi e morire". Infrenabile, e non potrebbe essere altrimenti, l'incantesimo di un rapporto completo "Con che certezza alla mia voglia segreta"... "Null'altro importa allora". Domina in tutte le poesie l'amore, in versi teneri e ardenti". (Vincenzo Greco)